LA NOSTRA SFIDA STELLARE:FERMARE LA GUERRA CON LA PUBBLICITÀ
Da sempre noi pubblicitari siamo visti dai più come un popolo di mercenari capaci di influenzare le masse, al soldo del primo marchio che arriva e di cui dobbiamo parlare bene (al di là dei suoi effettivi meriti). Forse ora è giunto il momento di riscattarci come categoria e dimostrare che siamo dei soldati veri. Come? Unendoci tutti quanti per cercare di interrompere insieme la guerra. Con i nostri spot e le nostre armi strategiche abbiamo interrotto milioni di film e di spettacoli, magari creando una sensazione di fastidio negli spettatori. Oggi interrompiamo il reality più brutto e vergognoso a cui ci tocca assistere. Un reality che si svolge a poche migliaia di chilometri da noi e che parla di soprusi, di violenza, di qualcuno che si sente talmente Dio da poter sottrarre la vita ai suoi simili. Una cosa inaccettabile e innaturale! Senza prendere le parti di nessuno, Emanuele Marazzi full communication ha voluto coinvolgere tutte le agenzie di pubblicità sfidandole a lavorare per la pace.
Sarebbe bello se tutti questi giganti della comunicazione dicessero la loro, cercando di vendere al mondo un bene preziosissimo di cui spesso si perde il valore: il rispetto per la vita, qualsiasi forma di vita. Il mondo della musica, del cinema e dell’arte spesso, nella storia più recente, si è unito per dare voce a chi soffriva. Questo è quello che vorremmo fare noi oggi con questa nostra iniziativa. Utilizzando l’hastag #ADVersusWar vogliamo che la creatività dica la sua contro la guerra. Forse il nostro è solo un sogno un po’ utopistico. Ma ci piace pensare che la forza delle idee possa ancora battere quella della violenza. Come ci ha insegnato Gandhi, le parole possono sconfiggere un intero esercito. E noi creativi di parole ne abbiamo tante nei nostri arsenali. Usiamole come fossero armi destinate a costruire qualcosa di buono, oltre al successo di un nuovo deodorante o dell’ultimo modello di cellulare.